SECONDA EDIZIONE

TEMA 2020:
La liberazione delle donne vittime di tratta e sfruttamento

Il “Premio internazionale Don Oreste Benzi. Dalla parte degli ultimi” edizione 2020, verrà assegnato a chi si sia particolarmente distinto in attività e opere in coerenza con il pensiero, i valori e lo stile di impegno incarnati nella sua vita da don Oreste Benzi,[1] tra i quali per questa seconda edizione si evidenziano in particolare:

– Essere fermamente convinto che “nessuna donna nasce prostituta”, come diceva don Oreste Benzi, ma che c’è sempre qualcuno oppure sussistono situazioni personali, economiche, sociali che la inducono alla prostituzione. Di conseguenza essersi schierato dalla parte delle donne vittime di violenza di genere e di tratta nel sistema prostitutivo, perché siano riconosciuti i loro diritti fondamentali di persone come sottolineato dalla Convenzione Onu sulla soppressione del traffico di persone e lo sfruttamento della prostituzione altrui del 1949.

– Aver contribuito a creare concrete azioni volte alla protezione, al recupero e alla piena integrazione delle persone vittime di tratta, crimine contro l’umanità, che mette in pericolo il benessere dell’individuo, della famiglia e della comunità intera. Questo attraverso la creazione di unità di strada, centri di ascolto, sportello donna attraverso cui intercettarle e reti di accoglienza per la loro protezione e il loro recupero. Aver progettato al fianco delle sopravvissute, percorsi di integrazione, di inclusione sociale e lavorativa che ne permettano la rinascita personale e il graduale protagonismo nella nostra società.

– Essersi distinto in un’azione di rimozione delle cause della tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, con interventi mirati al contrasto di sfruttatori e trafficanti in sinergia con tutte le istituzioni coinvolte; con iniziative rivolte ai clienti e a chi agisce violenza di genere, e a chi alimenta la domanda di prostituzione; con percorsi di sensibilizzazione della cittadinanza e percorsi educativi verso le nuove generazioni. Agendo a livello culturale, sociale e incidendo anche sul piano politico e legislativo per difendere la dignità della donna, come esorta la Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne del 2011.

[1] Per approfondire il tema specifico del Bando si indicano alcuni libri: Benzi Oreste, Prostitute. Vi passeranno davanti nel Regno dei Cieli,  Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2001; Benzi Oreste, Una nuova schiavitù. La prostituzione coatta, Paoline Editoriale Libri, Milano, 1999; Pasqualini Nicoletta, Zamboni Alessio, Don Oreste Benzi. Ribellatevi! Intervista con un rivoluzionario di Dio, Sempre Editore, Rimini, 2019; Buonaiuto Aldo, Donne crocifisse. La vergogna della tratta raccontata dalla strada, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2019; Ciambezi Irene, Non siamo in vendita. Schiave adolescenti lungo la rotta libica. Storie di sopravvissute, Sempre Editore, Rimini, 2017; Ciambezi Irene, Quello che gli occhi non vedono, Sempre Editore, Rimini, 2010; Amati Ambrogio, Meretrici. La vera storia di un prete e dei volontari che strappano lucciole e viado dai marciapiedi di Rimini e di tutta Italia, Editrice Esperienze, Fossano (CN), 1996; Amati Ambrogio, Maddalena Maddalena, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 1996.
Dati e informazioni sul tema sono inoltre reperibili nel sito della campagna
“Questo è il mio corpo” promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII per liberare le donne vittime di tratta e prostituzione.