Una comunità matura
Fino a quando una comunità non riesce a sopportare lo scandalo che proviene dal limite, quella comunità è immatura, perché i suoi membri sono chiusi in se stessi e non hanno ancora valicato la soglia di un “io” che tiene prigioniera la persona e che non va oltre.
Non dobbiamo separarci da chi ha il limite, perché la separazione è dovuta alla immaturità, è dovuta al non rispetto dell’altro, al non senso del mistero di Dio nell’altro, è dovuta alla nostra infermità.
Devo vedere il limite, ma non separarmi da chi ce l’ha. Il limite dell’altro segna l’inizio della mia responsabilità.